E’ una rivoluzione lenta e progressiva.
Siamo all’alba di un nuovo salto evolutivo.
Maturare o rischiare di estinguersi.
Creare un circolo virtuoso di idee e comportamenti. Modificare i processi della massa, de-massificandoli.
Un passo alla volta, creare gruppi di pensiero e condivisione, espandere il senso della libertà dal possedere.Non isolarsi
.
L’isolamento e l’auto ghettizzazione non possono portare al cambiamento. Dobbiamo estendere le coscienze.
Incrementare la socialità senza maschere. Espandere le coscienze , limitare l’interesse materiale.
E liberarsi. Emanciparsi dal superfluo.
Ci sono sempre primi passi per iniziare il cammino. E i primi passi sono quelli più difficili, quelli che frenano la marcia, che ti fanno dubitare della riuscita. Un amico mi ha parlato di priorità, centrando in pieno il discorso.
Individuare la propria priorità. La mia priorità è contribuire al cambiamento. Per me, per i miei figli, per tutti coloro che sognano di cambiare..
Procederò su due livelli distinti : micro e macro.
Nella mia sfera personale, da oggi, sarò l’anticonsumo. Aihmè ancora inserito negli schemi dei signori del Produci/ Consuma.
Presto mi libererò di loro. O quanto meno li userò, senza che loro possano mai più usare me.
E di pari passo cercherò di diffondere quanto più possibile questi miei pensieri, le mie esperienze.
Sono cosciente di quello che mi aspetta. Ostracismo, incomprensione, ilarità e probabilmente sdegno e avversione. Quando “ l’uomo che ha “ sente minacciato il proprio status di consumatore reagisce. Si difende dicendo che lo fanno tutti, ti accusa di essere un utopista, cerca nelle pieghe della tua vita i segni di una somiglianza con la propria per poterti dire “ sei uguale anche tu”.
Ma io non voglio cambiarti amico mio. Non voglio insegnarti. Voglio solo mostrarti una delle vie possibili, quella che per me è la via per un futuro migliore.
Si. Siamo simili. Ne sono cosciente. E voglio cambiare.
Perché è in questo cambiamento che io vedo l’unica possibilità di evoluzione della specie.
Si può tornare indietro. Nella storia è già successo.